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  L’intervento di mastoplastica additiva consiste nell’inserimento di protesi mammarie in gel di silicone al fine di aumentare il volume mammario
Si tratta di un intervento che viene eseguito in regime di ricovero e che prevede un’anestesia generale. In media la dimissione avviene il giorno dopo l’intervento e dopo circa 15 giorni la paziente può tornare alle normali attività. Per circa 30 giorni è necessario mantenere un reggiseno 24 ore su 24.

Le protesi impiegate sono quelle anatomiche: hanno la forma a goccia. Più pronunciate nel polo inferiore, meno in quello superiore. Tale forma riprende la forma naturale del seno.

La via attraverso la quale viene inserita la protesi può essere a seconda dei casi:

1. Nel solco sottomammario
Indicata per seni piccoli non particolarmente ptosici
La cicatrice ricade in un solco naturale e quindi facilmente celabile
E’ la via che permette un più facile controllo diretto delle procedure chirurgiche
E’ la via più anatomica e più rispettosa dei piani e dei tessuti
E’ indicata quando si deve associare l’intervento ad una mastopessi verticale o a T invertita

2. Nella metà infero-laterale del margine areolare
E’ indicata per seni piccoli e ptosici che necessitano di mastopessi peri-areolare
E’ indicata quando l’areola è ampia
E’ indicata quando è necessario rimodellare la ghiandola nella faccia posteriore per poterla aprire e ridistribuire- è il caso del seno tuberoso e del seno costretto.


   In entrambe i casi la ghiandola mammaria viene risparmiata dall’atto chirurgico. Quindi non sussistono problemi inerenti cicatrici intraghiandolari che possano alterare l’allattamento e gli esami di screening oncologico
   Nell’accesso dal solco sottomammario si individua il margine inferiore della ghiandola e si passa al di sotto di esso. Nell’accesso peri-areolare si esegue uno scollamento della cute dalla faccia anteriore del quadrante infero laterale della ghiandola fino al margine inferiore dal quale si passa alla faccia posteriore.
   A questo punto l’allestimento della tasca in cui viene alloggiata la protesi può essere a seconda dei casi:

   Nel piano sotto fasciale:

   Al di sotto della lamina profonda della fascia supericialis che avvolge la ghiandola mammaria. Viene impiegata nelle pazienti con una ghiandola mammaria già ben rappresentata in grado di celare, rendere invisibile ed impalpabile la protesi sottostante.
    E’ l’intervento più rapido e meno doloroso nel post-operatorio.

Nel piano sottomuscolare secondo la tecnica del dual plane.
Il muscolo pettorale viene scollato dal piano costale e disinserito a livello sternale nella metà inferiore. Questo produce una sua risalita del muscolo pettorale e la possibilità di alloggiare una protesi che sia rivestita superiormente dal muscolo dove è necessaria una copertura spessa per via dell’esiguità della ghiandola.
   Inferiormente, invece, la scomparsa del muscolo permette alla protesi di assestarsi nei poli inferiori conferendo alla mammella una forma naturale a goccia.    L’assenza di inserzioni sternali evita la dislocazione della protesi durante la contrazione del muscolo pettorale.

  

Nel post-operatorio il dolore è maggiore ma ben controllabile con i comuni analgesici.

     Vengono usati sempre drenaggi per scongiurare la raccolta anche minima di sangue. La rimozione dei drenaggi avviene all’incirca il giorno dopo l’intervento in funzione di quanto si siano riempiti.

 

   Viene usata una medicazione compressiva che non viene rimossa per circa 4-5 giorni.

   Non si può stabilire a priori la durata delle protesi mammarie. È molto variabile da individuo ad individuo. Alcune case produttrici di protesi garantiscono a vita i loro prodotti a testimonianza del fatto che oramai le nuove generazioni di impianti sono così evolute da poter durare parecchi anni.

   L’intervento di mastoplastica additiva è controindicato in modo assoluto in tutte le pazienti affette da collagenopatie o malattie autoimmunitarie.



   Fanno parte della chirurgia estetica anche i seguenti interventi
 
.: Dott. Adriano Di Matteo :.             email: email: info@adrianodimatteo.it